Vie di fuga

di Fredo Olivero Direttore Ufficio Pastorale
Migranti e Migrantes Piemonte e Valle d’Aosta
E’
una “testata giornalistica” dell’Ufficio Pastorale Migranti di Torino, supportata dalla Migrantes nazionale, il cui direttore è Luca Rastello.
Viene presentata ufficialmente a Torino il 27.10.2011 assieme al Dossier immigrazione 2011. Nasce dalla trasformazione on line della redazione che si era formata nel 2009 per portare avanti il volume “La frontiera addosso” edito da Laterza nel 2010.La redazione ha portato avanti in questi due anni un serio lavoro di indagine e ricerca ed è composta da esperti del settore, operatori e giornalisti.
Vuole essere un osservatorio permanente sui rifugiati che parte da uno sguardo mondiale ed europeo imprescindibile per non perdere l’orientamento rispetto alle altalenanti politiche nazionali che poi hanno una ricaduta sui territori locali.
Le fonti di cui ci serviamo sono corrispondenti da alcune aree significative del mondo, i diversi rapporti internazionali, nazionali e locali e poi i fatti e la conoscenza di quello che succede nei territori più vicini a noi.
E’ un tentativo serio per dire — a chi vuole sentire — che il metodo ed i criteri oggi utilizzati nel nostro paese (Protezione Civile, emergenza) dal Ministero dell’Interno sono costosi, inefficienti vivono di emozioni ben pagate a “chi ci sta”, e non portano a un reale l’inserimento sociale. Per noi i richiedenti asilo come tutti i migranti sono innanzi tutto persone e in quanto tali una grande richhezza, sono fratelli e sorelle con cui condividere speranze, dolori e gioie.
Il nome “viedifuga” è un po’ provocatorio, ma esprime meno di quanto avviene nella realtà. Lo dedichiamo a tutti coloro che devono fuggire a chi è arrivato a Lampedusa ed oggi arriva altrove, a chi non è arrivato perché annegato nel Mar Mediterraneo, che unisce Europa e Nord Africa, a chi supera il pregiudizio “noi-loro”, a chi accoglie l’invito “Restiamo umani”.Vi consigliamo il sito:
Vie di fuga, osservatorio permandente dei rifugiati
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