Il nostro direttore Sergio Durando e il ricercatore Simone Varisco illustrano il contenuto del XXXI Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes
Presentato a Torino il XXXI Rapporto Immigrazione 2022 a cura della Fondazione Migrantes e della Caritas Italiana
di Daniela Garavini
A Torino la presentazione del XXXI Rapporto Immigrazione 2022 ha posto l’accento in particolare sul tema della comunicazione, a partire dal titolo del rapporto di quest’anno “Costruire il futuro con i migranti”. Ne hanno parlato con Sergio Durando, direttore del nostro Ufficio e incaricato Migrantes Piemonte e Valle d’Aosta, monsignor Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, Laura Fusca, esperta di comunicazione e consulente di Compagnia di San Paolo, Simone Varisco, ricercatore e curatore del Rapporto, Paola Barretta dell’Associazione Carta di Roma, Stefano Tallia, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Asmae Dachan, scrittrice e giornalista italiana di origine siriana (guarda l’intervista), Pierluigi Dovis, direttore di Caritas Torino e Caritas Piemonte Valle d’Aosta.
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Il Rapporto ha messo in luce una sostanziale stabilità del fenomeno migratorio in Italia: nel 2021 i migranti presenti nel nostro paese sono 140.000 meno dell’anno precedente, numero che va ridimensionato dal fatto che intanto circa 100.000 sono divenuti cittadini italiani.
Il Rapporto però dedica speciale attenzione a come vivono e come lavorano i migranti che si sono stabiliti in Italia e il quadro che ne emerge è di un rischio accresciuto di cadere nella povertà, e di una maggiore difficoltà a trovare casa, a lavorare con il giusto contratto o addirittura con un contratto, ad avere riconosciuto il proprio titolo di studio, per non parlare del problema mai risolto del riconoscimento della cittadinanza per i bambini nati qui o venuti in Italia da piccolissimi e quindi cresciuti nella scuola italiana.
Nel mondo il numero complessivo delle persone che si mettono in cammino è in continua crescita e nel 2021 (quindi prima della guerra in Ucraina, fonte di ulteriore migrazione) ha raggiunto i 281 milioni, pari al 3,6% della popolazione mondiale.