Pubblicato il 15 maggio 2020 il Messaggio del Santo Padre Francesco per la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 27 settembre 2020 a Torino e nelle diocesi piemontesi; è dedicato alla “tragica condizione” spesso “invisibile” degli sfollati interni.
Il nuovo Messaggio riprende i “quattro verbi” del Messaggio 2018 – Accogliere, proteggere, promuovere e integrare – e vi aggiunge “sei coppie di verbi che corrispondono ad azioni molto concrete, legate tra loro in una relazione di causa-effetto”:
- Conoscere per comprendere: “quando si parla di migranti e di sfollati troppo spesso ci si ferma ai numeri. Ma non si tratta di numeri, si tratta di persone! Se le incontriamo arriveremo a conoscerle. E conoscendo le loro storie riusciremo a comprendere. Potremo comprendere, per esempio, che quella precarietà che abbiamo sperimentato con sofferenza a causa della pandemia è un elemento costante della vita degli sfollati”
- Farsi prossimo per servire: “sembra scontato ma spesso non lo è. […] Le paure e i pregiudizi – tanti pregiudizi – ci fanno mantenere le distanze dagli altri, […] ci impediscono di farci prossimi a loro e di servirli con amore”. “Avvicinarsi al prossimo spesso significa essere disposti a correre dei rischi, come ci hanno insegnato tanti dottori e infermieri negli ultimi mesi”
- Ascoltare per riconciliarsi: “l’amore, quello che riconcilia e salva, incomincia con l’ascoltare. Nel mondo di oggi si moltiplicano i messaggi, però si sta perdendo l’attitudine ad ascoltare […] ed è solo attraverso un ascolto umile e attento che possiamo arrivare a riconciliarci davvero”. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus “per settimane il silenzio ha regnato nelle nostre strade. Un silenzio drammatico e inquietante, che però ci ha offerto l’occasione di ascoltare il grido di chi è più vulnerabile, degli sfollati e del nostro pianeta gravemente malato”
- Condividere per crescere: “Dio non ha voluto che le risorse del nostro pianeta fossero a beneficio solo di alcuni. No, questo non l’ha voluto il Signore! Dobbiamo imparare a condividere per crescere insieme, senza lasciare fuori nessuno. La pandemia ciha ricordato come siamo tutti sulla stessa barca. Ritrovarci ad avere preoccupazioni e timori comuni ci ha dimostrato ancora una volta che nessuno si salva da solo. Per crescere davvero dobbiamo crescere insieme, condividendo quello che abbiamo, come quel ragazzo che offrì a Gesù cinque pani d’orzo e due pesci… E bastarono per cinquemila persone”
- Coinvolgere per promuovere: “a volte, lo slancio di servire gli altri ci impedisce di vedere le loro ricchezze. Se vogliamo davvero promuovere le persone alle quali offriamo assistenza, dobbiamo coinvolgerle e renderle protagoniste del proprio riscatto. La pandemia ci ha ricordato quanto sia essenziale la corresponsabilità e che solo con il contributo di tutti – anche di categorie spesso sottovalutate – è possibile affrontare la crisi. Dobbiamo «trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, e di solidarietà»
- Collaborare per costruire: “è necessario che impariamo a collaborare, senza lasciarci tentare da gelosie, discordie e divisioni. E nel contesto attuale va ribadito: «Non è questo il tempo degli egoismi, perché la sfida che stiamo affrontando ci accomuna tutti e non fa differenza di persone» (Messaggio Urbi et Orbi, 12 aprile 2020). Per preservare la casa comune e farla somigliare sempre più al progetto originale di Dio, dobbiamo impegnarci a garantire la cooperazione internazionale, la solidarietà globale e l’impegno locale, senza lasciare fuori nessuno”
La pubblicazione del Messaggio per la Giornata 2020 è accompagnata da un video che alterna un brevissimo intervento di Francesco alla testimonianza di un giovane sfollato nicaraguense, illustrata con disegni a colori:
>> Clicca qui per scaricare il Messaggio completo Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2020 (file .pdf in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, arabo).
>> Clicca qui per scaricare il documento Orientamenti pastorali sugli sfollati interni (5 maggio 2020) della Sezione migranti e rifugiati del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale (file .pdf).